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Non importa cosa tu faccia e che cosa ottieni dalla tua vita: c’è sempre una piccola voce dentro di te che ti ripete che “non sei abbastanza”. Vero?
Una voce che ti dice che non vali quanto gli altri e che non meriti la felicità e il benessere che, in fondo, noi tutti ricerchiamo.
Forse non ne puoi più di sentire il peso di queste voci, e di tutte le delusioni che hai ricevuto nella tua vita. Tutto il dolore che hai provato.
Senti di avere un urgente bisogno di amore, che per troppo tempo hai ricercato al di fuori di te. Ma sappiamo bene entrambe che questa spasmodica ricerca non porta da nessuna parte.
“Come mai ancora non ci sono riuscita? Perché è così difficile volersi bene? Perché non riesco ad amarmi?”
Tutte queste domande me le sono poste anche io.
E ho capito che non ero riuscita a risolverle molto semplicemente perché non mi ero data io stessa il tempo… per fermarmi e rifletterci sopra.
Però vorrei regalarti un piccolo spoiler, in merito a questo articolo che stai per leggere: forse non ne sei consapevole, ma già il fatto che tu sia qui a leggermi, è uno dei primi passi che ti stanno portando ad amarti di più.

Premetto che ognuno ha il suo percorso e parte da un suo vissuto. So che non è semplice.
La relazione d’amore che si ha con se stessi è un viaggio che si costruisce a tappe, giorno dopo giorno.
Questo articolo vuole essere quindi uno spunto per farti riflettere su dove sei ora e iniziare ad orientarti meglio, per capire dove poter iniziare a lavorare.
Potrai quindi comprendere:
- come mai è così difficile distaccarsi quella famosa sensazione del “non-meritare”, del “non essere abbastanza”
- qual è l’origine che accomuna la gran parte, se non tutte, le sofferenze che non permettono di stabilire una relazione sana d’amore con se stessi
- quali sono i 3 passi che puoi intraprendere, se ancora non li hai fatti, per sentire di nuovo germogliare l’amore dentro di te.
Perché è così difficile amare se stessi?
Esistono tantissime cause per cui sia così difficile amarsi.
I motivi per cui molto spesso durante la nostra vita, ad un certo punto, finiamo per essere i nostri più grandi nemici possono essere davvero infiniti.
Esiste però un aspetto che accomuna ognuno di questi: credere di NON meritare amore. E questo, se diventa il nostro mantra, può essere quanto di più dannoso possa esistere per noi.
Perché?
Perché non basterà atto d’amore verso te stessa, grande o piccolo che sia: se nel profondo pensi di non meritarlo, tornerai sempre al punto di partenza.
Con molte probabilità, infatti, durante il percorso ad un certo punto ti auto-saboterai.
Che sia un nuovo corso di crescita personale, una nuova abitudine, una nuova relazione…
Arriverà, prima o poi, quel momento in cui manderai tutto all’aria e tornerai nello stesso inferno di prima, che d’altra parte conosci bene e quindi ti suscita una sensazione familiare.
La trappola infatti sta nell’abituarsi a quell’inferno interiore. Abituarsi a quelle voci denigranti.
Perché inizi a pensare che nella tua testa non esista alternativa.
E soprattutto, inizi a credere che la tua identità dipenda da quelle voci.
Se provi a fermarle, improvvisamente senti un vuoto e pensi di non poter esistere senza di loro.

E’ assurdo pensarlo ma è proprio così: cominci ad affezionarti a questo “mormorio giudicante” che non ti permette di respirare aria pulita da tempo.
Non a caso ho scelto questa metafora: se infatti il nostro dialogo interiore è negativo, ci stiamo intossicando. Per davvero.
E più ci intossichiamo, più sarà difficile mantenere lucida e consapevole la nostra mente, lasciando che sia sempre quel giudice dentro di noi a parlare e prendere decisioni.
Il punto quindi non è cercare un colpevole, ma trovare il modo di liberarci da questa voce che non ci permette di essere liberi, e di amarci per davvero.
Come andare avanti, quindi?
Qui di seguito ti propongo 3 step che puoi prendere in considerazione per cominciare ad amarti di più e prenderti più cura di te (per davvero).
I 3 passi necessari per ristabilire una relazione d’amore con se stessi
Passo n°1: perdonare e perdonarsi
Il perdono è un arma potentissima perché ci permette di chiudere con amore ciò che è stato e rinascere di nuovo.
Qualsiasi cosa gli altri ci abbiano fatto, o pensiamo che ci abbiano fatto, qualsiasi cosa noi abbiamo fatto a noi stessi, è importante iniziare a coltivare dentro di noi il perdono.
Allora ogni giorno, possibilmente al mattino, prendiamoci qualche minuto ad occhi chiusi e semplicemente manteniamo dentro di noi il perdono verso di noi e tutte le persone che ci circondano: possiamo usare dellefrasi e ripeterle a mente, proprio come dei mantra.
Il perdono quindi è il primo vero e fondamentale passo d’amore che possiamo fare verso noi stessi.
Altrimenti non si vive. Si sopravvive. E non si lascia spazio al nuovo per poter emergere.
Passo n°2: esercitarsi nella gratitudine
Essere grati per ciò che si è ora, in questo istante.
Perché ognuno di noi è unico, e non ci può essere nessun altro al nostro posto.
Hai mai visto un albero perfettamente uguale ad un altro? Oppure due fiori identici? Anche i fili d’erba se guardati al microscopio, differiscono l’uno dall’altro.
Perché rientra tutto nell’ordine universale delle cose.
Ogni singolo elemento su questa Terra esiste perché ha una sua funzione, per quanto piccola o grande che sia.
La stessa cosa vale per noi esseri umani.
La gratitudine è importante inoltre perché rilascia quella sensazione di pace e serenità che ci permette di essere pienamente presenti e aperti a ciò che la vita può offrirci. È un canale per l’abbondanza.

Alleniamoci quindi ad essere grati per ogni cosa, anche quella che a noi sembra più scontata.
Come fare per allenare fin da subito la gratitudine?
Puoi annotarti 3 cose di cui essere grata ogni giorno.
E se fai fatica a trovarle, pensa che già solo il fatto di essersi svegliati vivi e in salute è un miracolo: riflettiamo su questo.
Spesso nei nostri impegni quotidiani dimentichiamo quanto sia meraviglioso che il nostro cuore continui a battere e che il n ostro corpo stia lavorando per noi incessantemente, per permetterci di fare tutto quello che vogliamo.
Puoi inserire questa piccola abitudine anche alla sera, prima di dormire, annotandoti almeno una cosa che ti è successa durante la giornata e per cui provi gratitudine.
Passo n°3: riscoprirsi ogni giorno
Questo vuol dire innanzitutto avere delle priorità da dare te stessa e ritagliarti ogni giorno del tempo da dedicarti per scoprire, o continuare ad approfondire, la relazione con te stessa e con ciò che senti possa arricchirti interiormente.
Un tempo da dedicare alla tua crescita personale, alla tua evoluzione spirituale, alle relazioni di valore nella tua vita, a tutto ciò che ti permette di far emergere i tuoi talenti.
Oppure, puoi scegliere di partire da qualcosa di più semplice, come ad esempio inserire piccoli abitudini per curare il tuo corpo all’interno della tua routine.
Ciò che però mi sento di consigliarti, più di qualunque altra cosa, è la meditazione.

Se provi ad entrare nei tuoi meccanismi mentali iniziando ad osservarli come spettatore, comprenderai che sei molto di più dei tuoi pensieri che vanno e vengono.
Non sei nemmeno quel giudice che ti ha denigrato per così tanto tempo.
Dis-identificandoti da ciò che pensi, inizi a far emergere un lato più nascosto e autentico di te.
Se dedichi anche solo qualche minuto al giorno all’auto-osservazione dei tuoi pensieri, potrai accorgerti che quel giudice che aveva preso posto dentro di te, gradualmente svanirà lasciando spazio ad un’altra voce, più profonda, che ti parlerà con amore e compassione.
Senza più giudizio, senza più odio.
L’auto-osservazione dei pensieri che deriva dalla meditazione, sostenuta dalla gratitudine e dal perdono, sarà la strada verso la tua libertà, e verso l’inizio di un percorso di amore verso te stesso/a che durerà per tutta la tua vita.
Qualunque fiore tu sia, quando verrà il tuo tempo, sboccerai. Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento. Perciò sii paziente verso quanto ti accade e curati ed amati, senza paragonarti o voler essere un altro fiore, poiché non esiste fiore migliore di quello che si apre nella pienezza di ciò che è. E quando ti avverrà, potrai scoprire che andavi sognando di essere un fiore che aveva da fiorire.
Walter Gioia